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Classe energetica per Case Green a emissione zero: cosa prevede la direttiva europea

Cosa si intende per classe energetica?

Secondo il testo approvato dal Parlamento Ue, gli edifici residenziali dovrebbero raggiungere almeno la classe di prestazione energetica E entro il 2030.

Cosa si intende per classe energetica di un edificio?

La misura del fabbisogno energetico è calcolato da un certificatore prendendo in considerazione i materiali di costruzione, gli impianti, la produzione di acqua calda, l’esposizione dell’immobile, la tipologia di infissi, l’illuminazione e la ventilazione meccanica.

Inoltre vengono prese in considerazione gli aspetti climatici e territoriali del comune di residenza dell'immobile.

Classi energetiche, quante sono?

Le classe energetiche sono 10, dalla A alla G. La classe A è a sua volta suddivisa in quattro sottoclassi (dalla A1 alla A4, la migliore). Per determinare la classe di appartenenza di un edificio viene calcolata la prestazione energetica totale che si calcola in base ai consumi di energia non rinnovabile. Si arriva così a identificare un valore espresso in Kwh/mq anno.

La classificazione è effettuata partendo da un valore base che è quello di passaggio tra la classe A1 e la classe B.

Qual è il rapporto tra il valore base e quello delle altre classi?

Ma cosa si considera per classificare l’efficienza energetica?
Se partiamo da 100 come valore minimo della classe B, la classe A4 ha consumi teorici del 40% rispetto al benchmark; la classe G ha consumi teorici maggiori dal 250% in su.

La Classe D: valore in termini di consumi?

La nuova normativa europea auspicherebbe il passaggio almeno alla classe D.

La classe D in termini di consumi rappresenta tutti quegli edifici che hanno un fabbisogno tra una volta e mezza e due volte più alto rispetto al valore base.

Come si può conoscere la classificazione energetica della propria casa?

Per conoscere la certificazione energetica di un appartamento bisogna avere l’attestato di prestazione energetica, il cosiddetto Ape, redatto da un certificatore abilitato. L’Ape è obbligatorio in tre casi: quando si mette in vendita o si affitta un immobile, o quando lo si ristruttura chiedendo agevolazioni fiscali (ad esempio nel Superbonus).

Si può calcolare da soli?

No, il calcolo è molto complesso e richiede specifiche competenze tecniche. Per questa ragione viene redatto da un professionista, un tecnico abilitato ad effettuare i calcoli e fornire tutta la documentazione necessaria. Nel caso ad esempio di una compravendita, un tecnico abilitato, viene incaricato dal proprietario dell' immobile per redigere tutte le pratiche necessarie.

Quali caratteristiche hanno gli edifici nelle classi peggiori?

La prima e più evidente è la data di costruzione, se sono edifici vecchi e se non sono stati riqualificati sicuramente rientrano nelle classi peggiori.

Prima del 1973 le case erano costruite senza criteri energetici, dopo di allora si è iniziato a fare maggiore attenzione ai consumi. La case in classe F e G hanno impianti di riscaldamento obsoleti e infissi che non isolano a sufficienza l’interno dell’abitazione.

Quasi sempre hanno soffitti alti tre metri e più, caratteristica che comporta costi di riscaldamento elevati.

Le classi E e D?

Hanno consumi non molto distanti tra loro e il miglioramento di una classe non rappresenta un problema economico paragonabile a quello che comportano le classi peggiori. In genere in classe E rientrano gli edifici costruiti nei quindici-venti anni successivi al 1973 e presentano soluzioni di isolamento non paragonabili a quelle attuali ma che comunque garantiscono un certo risparmio. La classe D caratterizza, sempre in linea di massima, edifici degli anni 90, con migliore coibentazione.

Quali sono le caratteristiche delle classi migliori?


Hanno impianti di riscaldamento più efficienti e un isolamento rigoroso. Per fare un solo esempio di norma negli edifici di classe A la cucina non è a gas ma a induzione, perché il gas richiederebbe un foro di aerazione che abbasserebbe le prestazioni termiche dell’immobile. Oggi le case nuove sono minimo in classe B.

Cosa fare per migliorare la classe energetica di un edificio?

Per passare dalle due classi peggiori almeno alla D bisogna procedere con interventi previsti dal Superbonus: cappotto termico, isolamento del tetto, caldaia ad alta efficienza, infissi. Per passare dalla E alla D potrebbero bastare centrale termica e infissi.

In quanto tempo ci sarebbe il ritorno economico dell’investimento?

Le opere si devono fare con l'intervento pubblico e il ritorno  economico va misorato però non solo in termini di risparmio sulle bollette ma anche considerando l’aumento di valore della casa.

Questo articolo ha uno scopo puramente divulgativo e non ha carattere tecnico.
Per ogni dubbio o approfondimento, si consiglia di rivolgersi allo Studio Tecnico Vulcano, per valutare la situazione specifica e fornire una consulenza adeguata.