Condono edilizio e sanatoria 2022 - 2023
Gli interventi sugli immobili spesso non vengono presi nella giusta considerazione, tanto che piccole o grandi modifiche vengono realizzate senza permesso o licenza specifica.
Inoltre, aldilà dei lavori veri e propri di realizzazione o
ristrutturazione di un immobile, devono essere corrette e prive di
errori anche le procedure adottate e i permessi che si sono susseguiti
nel tempo.
I dati relativi a un immobile infatti devono essere conformi sia dal punto di vista urbanistico che catastale.
Cosa
dobbiamo fare quando scopriamo di aver commesso, magari senza saperlo o
perché lo abbiamo ereditato da un precedente proprietario della nostra
casa, un abuso o un illecito edilizio?
Interventi e lavori edilizi,
di piccole o grandi dimensioni, sulle nostre abitazioni possono
nascondere problematiche complesse proprio perché nel tempo e nel
susseguirsi delle varie modifiche e ristrutturazioni non sono state
rispettate appieno le normative vigenti.
Potremmo quindi incorrere nostro malgrado in una sanzione per abuso edilizio o trovarci a dover far richiesta di sanatoria.
La normativa in materia prevede due diverse procedure: il condono edilizio o la sanatoria.
Differenza tra condono edilizio e sanatoria
Il
condono edilizio è un iter lungo e complesso e può essere richiesto
solo in determinati periodi, in quanto è una legge speciale emanata dal
Parlamento.
La sanatoria edilizia è invece è un provvedimento amministrativo che permette, di sanare
le situazioni in cui lo Stato di Fatto dell'immobile non è conforme
allo Stato di Progetto, con la sanatoria edilizia si normalizza un abuso e si annullano le sanzioni che eventualmente si devono pagare per averlo commesso.
Precendenti Condoni in Italia
Per quanto riguarda il condono, ad oggi in Italia sono stati concessi tre condoni edilizi che si sono succeduti rispettivamente nel 1985, 1994, 2003.
Ogni
condono è disciplinato in modo specifico, può ad esempio riguardare
alcune tipologie di immobili e non altri e riferirsi esclusivamente a un
periodo limitato di tempo (ad esempio con il Condono del 1985 potevano
essere condonate tutte le opere irregolari ultimate entro il 1° ottobre
1983, erano escluse dal condono opere eseguite in aree vincolate, ecc.).
Un nuovo condono edilizio potrebbe essere all'orizzonte nel 2023?
Ancora
non si sa. Al momento per poter sanare eventuali interventi di edilizia
non a norma, non è possibile fare richiesta per un condono edilizio, ma
è possibile procedere esclusivamente mediante la sanatoria.
La
sanatoria consiste, infatti, nel pagamento di una sanzione
amministrativa che una volta versata permette di eliminare la difformità
rispetto alla normativa vigente.
Oltre all'importo della sanzione
amministrativa, si deve considerare, per ottenere la sanatoria, la
parcella da versare al professionista tecnico incaricato di svolgere
tutte le attività necessarie per completare tale richiesta.
Quanto costa una sanatoria?
La
sanatoria va presentata il prima possibile, in corso d'opera o a lavori
ultimati. Per sanare un abuso edilizio le tariffe cambiano secondo
diverse ipotesi:
• Sanatoria edilizia con richiesta CILA in corso d'opera: 333,33 euro
• Sanatoria edilizia con richiesta di SCILA in corso d'opera: 516 euro
• Sanatoria edilizia con richiesta di CILA a lavori ultimati: 1.000 euro
• Sanatoria edilizia con richiesta di SCILA a lavori ultimati: 1.000 euro
Diversi tipi di difformità edilizie
Nel Testo unico dell’edilizia sono raccolti diversi tipi di difformità, più o meno rilevanti.
Il più grave è l'abuso totale che riguarda un intero edificio costruito senza alcun titolo abilitativo. Sostanzialmente si verifica quando un immobile è stato realizzato senza licenza edilizia, concessione o permesso. Oppure è stato costruito in maniera totalmente diversa rispetto ai permessi richiesti. In questo secondo caso, un permesso di Costruire in Sanatoria o un accertamento di conformità potrebbe sanare la situazione. Non è sempre possibile, dipende dal Piano Regolatore Generale e dal Regolamento Urbanistico.
Gli
abusi sostanziali riguardano invece difformità con il progetto
autorizzato, come il cambio di destinazione d'uso di un immobile, la
chiusura di un balcone, la creazione di una terrazza, l'aumento di
cubature, ecc. E' possibile sanare tali difformità edilizie con una Permesso di Costruire in Sanatoria.
Gli
abusi minori o difformità parziali comprendono piccoli interventi
interni come ad esempio lo spostamento di un tramezzo, l’apertura di una
porta, la realizzazione di un soppalco o di un nuovo bagno, ecc. In questo caso, visto che sono abusi minori, possono essere sanati tramite una CILA in sanatoria.
Esiste, infine, una lista di "piccoli abusi" (difformità non rilevanti), che non necessitano di alcuna sanatoria.
In
linea generale, è bene sottolineare che nella pratica, le difformità
sono di così tante fattispecie da richiedere di volta in volta
valutazioni specifiche. Visto inoltre che non tutte le
difformità si possono sanare, per qualsiasi intervento o modifica su un
immobile è sempre consigliabile rivolgersi a un tecnico esperto della
materia.