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Planimetria catastale errata, cosa fare?

Prima di vendere o acquistare un immobile, è necessario verificare la documentazione catastale, per accertarsi che non ci siano incongruenze, errori o difformità.

Più precisamente, prima del rogito, è necessario verificare che la planimetria catastale della proprietà oggetto dell’atto, corrisponda esattamente allo stato di fatto, ovvero alle condizioni in cui l’immobile si presenta nel momento in cui viene venduto.

Questo aspetto è fondamentale, poiché una planimetria catastale errata, ad esempio, può rendere nullo l’atto di compravendita.

Una norma in vigore dal 1° luglio 2010, ha stabilito che nel caso in cui la distribuzione interna di un immobile sia stata modificata con dei lavori di ristrutturazione (ad esempio spostando dei tramezzi, creando nuovi ambienti, ecc), è necessario aggiornare la planimetria catastale, procedendo con la regolarizzazione dello stato urbanistico, pena l’impossibilità di commercializzare il proprio immobile nel momento in cui lo si volesse vendere.
Ma cosa bisogna fare esattamente in caso di planimetria catastale errata?

Cosa si intende per difformità catastale?

Dopo aver parlato di difformità catastale, prendiamo in considerazione i due documenti principali che permettono concretamente la verifica dei dati catastali:

  • la visura catastale, che indica i proprietari dell'immobile, la toponomastica, la rendita catastale, ecc. 
  • la planimetria catastale, il documento grafico depositato negli archivi catastali, che contiene i confini, l'esposizione, e i dati dell'immobile (interno, scala, altezza, ecc.)

Innanzi tutto è bene sapere che i dati catastali errati vanno corretti con una procedura specifica che può svolgere esclusivamente un tecnico abilitato.

Non tutti infatti possono presentare la pratica di variazione catastale: solo ingegneri, geometri e architetti abilitati possono firmare la procedura DOCFA per variazione catastale, inviandola telematicamente all'Agenzia delle Entrate.
La buona notizia è che i costi e i tempi per la variazione catastale si sono ridotti proprio grazie all'avvento delle nuove procedure telematiche.

COrreggere planimetria catastale errata tempi e costi

In linea generale per apportare correzioni alla planimetria catastale bisogna considerare le seguenti attività:

  • sopraluogo di un tecnico specializzato (geometra, architetto, ecc.)
  • redazione del documento grafico dell'immobile
  • compilazione della pratica
  • pagamento dei tributi all'Agenzia delle Entrate

Quindi, sia per quanto riguarda i tempi che per i costi si verificheranno variazioni anche significative in base a tipologia e grandezza dell'edificio, entità della variazione, tempi di presentazione, ecc.

Per tutte queste ragioni è bene affidare la redazione della variazione catastale a un tecnico abilitato che conosce le procedure e tutte le modalità operative, per procedere con rapidità e in totale sicurezza.