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Lo studio di fattibilità in urbanistica: cos'è, a cosa serve e perché affidarsi a professionisti qualificati

Lo studio di fattibilità in urbanistica è un'analisi preliminare che valuta la realizzabilità e la sostenibilità di un progetto di trasformazione del territorio, tenendo conto degli aspetti tecnici, economici, ambientali e sociali. Si tratta di uno strumento fondamentale per la pianificazione e la progettazione urbanistica, che consente di individuare le soluzioni più adeguate alle esigenze del committente e alle caratteristiche del contesto. In questo articolo ti spieghiamo cos'è lo studio di fattibilità in urbanistica, a cosa serve, quali sono le fasi principali, come si realizza un esempio concreto e perché è importante rivolgersi a professionisti qualificati ed affidabili.

Cos'è lo studio di fattibilità in urbanistica

Lo studio di fattibilità in urbanistica è un documento che contiene l'analisi e la valutazione sistematica delle caratteristiche, dei costi e dei possibili risultati di un progetto di trasformazione del territorio, sulla base di una preliminare idea di massima. Lo scopo dello studio di fattibilità è quello di verificare la compatibilità del progetto con le normative vigenti, i vincoli esistenti, le risorse disponibili e gli obiettivi prefissati, nonché di valutare le alternative possibili e i benefici attesi.

Lo studio di fattibilità in urbanistica si distingue da altri tipi di studi di fattibilità per il fatto che si occupa non solo degli aspetti tecnici ed economici del progetto, ma anche degli aspetti ambientali e sociali, considerando l'impatto del progetto sul territorio e sulla comunità. Inoltre, lo studio di fattibilità in urbanistica tiene conto della complessità e della dinamicità del sistema urbano, che richiede una visione integrata e multidisciplinare delle problematiche e delle opportunità.

A cosa serve lo studio di fattibilità in urbanistica

Lo studio di fattibilità in urbanistica serve a diversi scopi, tra cui:

  • Supportare la decisione di avviare o meno il progetto, fornendo informazioni utili e attendibili sulle condizioni di partenza, le possibilità di realizzazione e i rischi associati.

  • Orientare la scelta della soluzione progettuale più adeguata, confrontando le alternative possibili in termini di prestazioni, costi, benefici e impatti.

  • Definire gli obiettivi specifici del progetto, le modalità operative, i tempi e i costi previsti, le fonti di finanziamento e le responsabilità dei soggetti coinvolti.

  • Coinvolgere gli stakeholder (portatori di interesse) del progetto, favorendo il dialogo e la partecipazione tra i diversi attori pubblici e privati interessati dal progetto.

  • Comunicare il progetto alla comunità, illustrando le motivazioni, le finalità, le caratteristiche e i vantaggi del progetto.

Quali sono le fasi principali dello studio di fattibilità in urbanistica

Lo studio di fattibilità in urbanistica si articola generalmente nelle seguenti fasi principali:

Fase 1:

Definizione dell'idea progettuale. Si tratta di individuare il problema o il bisogno da soddisfare con il progetto, definire gli obiettivi generali e specifici del progetto, identificare il committente e gli stakeholder del progetto.

Fase 2:

Analisi dello stato dell'arte. Si tratta di raccogliere e analizzare i dati relativi al contesto territoriale in cui si inserisce il progetto, considerando gli aspetti fisici, urbanistici, ambientali, socio-economici, normativi e amministrativi. Si tratta anche di verificare l'esistenza di vincoli o opportunità che possano influenzare il progetto.

Fase 3:

Individuazione delle alternative progettuali. Si tratta di elaborare diverse soluzioni progettuali possibili, tenendo conto degli obiettivi, dei vincoli e delle risorse del progetto. Si tratta anche di definire i criteri e gli indicatori per valutare le alternative progettuali.

Fase 4:

Valutazione delle alternative progettuali. Si tratta di confrontare le alternative progettuali in termini di prestazioni, costi, benefici e impatti, utilizzando metodi quantitativi e qualitativi. Si tratta anche di coinvolgere gli stakeholder del progetto nella valutazione, attraverso tecniche partecipative.

Fase 5:

Scelta della soluzione progettuale ottimale. Si tratta di selezionare la soluzione progettuale che presenta il miglior rapporto tra prestazioni, costi, benefici e impatti, tenendo conto delle preferenze del committente e degli stakeholder del progetto.

Fase 6:

Redazione del documento finale. Si tratta di redigere il documento che riassume i risultati dello studio di fattibilità, illustrando l'idea progettuale, l'analisi dello stato dell'arte, le alternative progettuali, la valutazione delle alternative progettuali, la scelta della soluzione progettuale ottimale e le raccomandazioni per la fase successiva del progetto.